“Dopo due anni di nostra mobilitazione in ogni sede, finalmente è stato adottato il decreto per la sottoscrizione digitale di referendum e proposte di legge di iniziativa popolare – commenta a caldo Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni e Presidente di Eumans, il movimento di cittadini da lui fondato -. Attendiamo di leggere nel dettaglio il testo del decreto, per verificare che non vi siano trappole ed ostacoli che vanifichino nella pratica l’utilizzo del sistema. Possiamo intanto esprimere la nostra soddisfazione per un risultato storico che, sulla scia di quanto ottenuto per la raccolta firme sui referendum eutanasia e cannabis, prosegue nella direzione dell’utilizzo delle tecnologie digitali al servizio della partecipazione democratiche.
Il prossimo passo, che chiederemo al nuovo Parlamento e Governo di compiere, è quello dell’utilizzo della piattaforma anche per la raccolta delle firme per la presentazione di liste e candidati alle elezioni. E’ fondamentale poi che la piattaforma sia da subito messa a disposizione per Regioni e Comuni per la raccolta firme anche sulle iniziative popolari a livello locale. L’elevato tasso di astensionismo e la sfiducia crescente nelle istituzioni indicano l’urgenza di compiere un percorso verso un vero e proprio portale delle democrazia, che metta le persone in grado di conoscere ed attivare con facilità i propri diritti politici e civili fondamentali.
Mario Staderini, da anni protagonista della campagna su questo obiettivo, ha dichiarato: “Con la piattaforma pubblica si completa una rivoluzione copernicana nell’esercizio dei diritti politici e grazie al digitale il referendum torna ai cittadini, che potranno raccogliere le firme senza dover chiedere permesso ai partiti. È il risultato di anni di battaglie e una vittoria per chi crede che la democrazia sia per tutti. D’ora in poi – ha aggiunto – quando il Parlamento farà una brutta legge i cittadini avranno subito la possibilità di presentare un referendum così come potranno inserire nell’agenda politica temi e argomenti che altrimenti sarebbero esclusi”
L’entrata in funzione della piattaforma e la campagna verso una “Piattaforma della democrazia”, anche a livello europeo saranno oggetto del dibattito dell’appuntamento del 13 Ottobre a Modena “Riattiviamo la democrazia – Partecipazione democratica, transizione digitale, conversione ecologica” , assemblea del movimento paneuropeo di iniziativa popolare Eumans. L’evento si terrà nel quadro del XIX Congresso dell’Associazione Luca Coscioni, al quale il Ministro Colao è stato invitato.
APPROFONDIMENTO: Dalla condanna ONU alla piattaforma governativa: un lungo percorso a ostacoli
La piattaforma governativa per la firma dei referendum è dunque realtà, un epilogo che fa seguito a un lungo percorso iniziato grazie a una pressione politica che ha trovato una prima vera svolta nel 2019 con il caso Staderini-De Lucia, quando le Nazioni Unite hanno condannato la Repubblica italiana per violazioni del Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici, a causa degli ostacoli alla raccolta delle firme sugli strumenti di democrazia diretta: i ricorsi hanno imposto all’Italia di rimuovere gli “irragionevoli ostacoli” alla raccolta firme previsti da una legge del 1970.
La necessità di rivedere le norme sulla raccolta firma discendente da questa condanna e l’attivazione dell’Associazione Luca Coscioni su questo tema, ha spinto il Parlamento ad adottare una norma nella legge di bilancio 2020 che prevedeva la realizzazione di una piattaforma per le sottoscrizioni digitali, attesa per gennaio 2022.
Più recentemente l’azione politica è proseguita con una serie di manifestazioni sotto il Ministro innovazione tecnologica e transizione digitale ad opera dell’Associazione Luca Coscioni e EUMANS, oltre una lettera al Ministro Colao sottoscritta da oltre 3000 cittadini a firma del co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni Marco Gentili, attivista politico malato di SLA che si è esposto in prima linea anche con sit in sotto il ministero e appelli attraverso il sintetizzatore vocale grazie al quale si esprime.
La svolta nel luglio 2021, le commissioni Affari costituzionali e Ambiente hanno approvato all’unanimità la proposta di emendamento presentato da Riccardo Magi sulla raccolta firme per i referendum in modalità digitale, tramite identità digitale (Spid) e carta d’identità elettronica (Cie). Una decisione storica che prevede una norma transitoria per cui i comitati promotori da quel momento potevano raccogliere, a proprie spese, le firme per referendum e iniziative popolari con una piattaforma predisposta da ente certificatore convenzionato con l’Agenzia per l’Italia Digitale (Agid).
La promessa del Ministro Colao a quel punto riguardava l’istituzione della piattaforma governativa entro gennaio 2022. Anche se in ritardo, oggi è diventata realtà. Fondamentale in questo traguardo la mobilitazione civica dell’Associazione Luca Coscioni e di Eumans, che ha visto promuovere appelli di sollecito all’entrata in funzione della piattaforma con oltre 40mila firme a sostegno, e l’iniziativa nonviolenta di digiuno di Lorenzo Mineo per chiedere il rispetto dei tempi di legge nell’attuazione del decreto.