In questa Giornata Mondiale della Democrazia manifestiamo a Roma, Milano, Torino e Bruxelles per chiedere al Governo italiano di fermare le violazioni dei diritti politici dovute a una legge elettorale discriminatoria.
Le nostre richieste al Governo?
1. sostenere la validità della firma digitale per la presentazione delle liste alle elezioni in occasione dell’udienza del 19 settembre, prendendo posizione in giudizio entro il 16 settembre; il Governo potrebbe anche fornire un chiarimento definitivo attraverso un decreto urgente, anche in vista dell’avvio della raccolta firme per le prossime elezioni regionali, che inizierà nei prossimi giorni;
2. varare la piattaforma pubblica per la sottoscrizione gratuita online delle proposte di legge d’iniziativa popolare e di referendum, come il Parlamento chiese già nel 2020 e il Ministro per l’innovazione digitale Vittorio Colao si era impegnato a fare; il provvedimento (del quale ancora non si conosce il contenuto e che sarà utile solo se riconoscerà la firma digitale qualificata come firma autenticata) è fermo in attesa del parere della Ministra della Giustizia Marta Cartabia.
Vogliamo garantire il diritto all’uso della Firma Digitale in Italia per la democrazia partecipativa e per le elezioni attraverso la creazione di una piattaforma pubblica, coerente con il diritto comunitario, che preveda una progressiva digitalizzazione delle nostre democrazie.
A Bruxelles Virginia Fiume e Monica Frassoni sono state raggiunte da Federica Sabbati e Valeria Ronzitti di Movimenta e hanno consegnato l’appello al Rappresentante dell’Italia presso l’UE che lo trasmetterà al Governo.
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