Per la giornata mondiale della democrazia: ultima chiamata a Draghi su firme digitali

Giovedì 15 Settembre alle ore 13 manifestazione a Roma, Milano, Napoli, Torino e Bruxelles organizzata da Eumans, il movimento paneuropeo di iniziativa popolare da lui fondato e la Lista “Referendum e Democrazia con Cappato” per sollecitare il Governo a rispondere prima dell’udienza di settimana prossima sul ricorso contro la bocciatura delle sottoscrizioni con Spid che ha portato all’esclusione della lista alle prossime elezioni. Prevista conferenza con Marco Cappato a Milano in Corso Monforte 31
dragone

In attesa dell’udienza del prossimo 19 settembre sul ricorso presentato dalla Lista “Referendum e Democrazia con Cappato” per l’esclusione dalle elezioni, Marco Cappato, promotore della lista e co-presidente di Eumans, rinnova il suo appello al Governo Draghi affinchè venga riconosciuta la validità della firma digitale per la presentazione delle liste alle elezioni politiche e venga varata la piattaforma pubblica per la sottoscrizione gratuita delle proposte dei referendum. A sostegno dell’appello, sono previsti dei presidi con sostenitori e  volontari a Milano, dove parteciperà lo stesso Cappato, presso la Prefettura (corso Monforte 31), a Roma presso Palazzo Chigi, dove sarà presente Lorenzo Mineo, coordinatore delle attività Italiane di Eumans, e a Bruxelles presso la sede della rappresentanza permanente in UE (Rue du Marteau 9), dove sarà presente Virginia Fiume, Co-Presidente di Eumans, a Napoli presso Piazza del Plebiscito e a Torino presso Piazza Castello.

 

La Giornata Mondiale della Democrazia – ha dichiarato Marco Cappato, Co-Presidente di Eumans e promotore della Lista – è stata istituita da una risoluzione approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2007, per incoraggiare i governi a rafforzare e consolidare la democrazia, offrire ai cittadini l’opportunità di partecipare alla vita democratica e sollecitare i governi a rispettare i diritti delle persone. La possibilità di sottoscrivere digitalmente liste elettorali e iniziative popolari va pienamente in questa direzione, allargando i diritti civili e politici dei cittadini e permettendo a tutti noi di godere dei benefici del progresso scientifico anche per l’applicazione della democrazia. Le nostre due richieste sono al centro di un appello al governo sostenuto da oltre 40mila cittadini: l’appuntamento del 15 sarà l’occasione per chiedere per l’ultima volta un intervento del governo, mentre le scadenze giudiziarie stringono sempre più il tempo a disposizione per prendere decisioni risolutive”.

 

Le richieste, nello specifico, sono quelle di:

 

  1. Sostenere la validità della firma digitale per la presentazione delle liste alle elezioni in occasione dell’udienza del 19 settembre del tribunale di Milano sull’esclusione della Lista Referendum e democrazia; la Presidenza del Consiglio è stata infatti chiamato in giudizio come controparte e deve dunque scegliere entro il 16 settembre se difendere l’esclusione della Lista o difendere la firma digitale; il Governo Draghi potrebbe anche fornire un chiarimento definitivo attraverso un decreto urgente, in vista dell’avvio della raccolta firme per le elezioni regionali;

 

  1. Varare la piattaforma pubblica per la sottoscrizione gratuita online delle proposte di referendum, come il Ministro per l’innovazione digitale e la transizione ecologica Vittorio Colao aveva promesso già da luglio e come la legge impegnava a fare dal Gennaio 2022; il provvedimento (del quale ancora non si conosce il contenuto, e che sarà utile solo se riconoscerà la firma digitale qualificata come firma autenticata) è ancora bloccato, in attesa del parere della Ministra della Giustizia Marta Cartabia.

 


“In queste stesse ore l’Unione Europea come dimostrato anche dall’intervento della Presidente della Commissione European Ursula Von Der Leyen durante lo State of the Union sta continuando a rilanciare alcuni degli strumenti di partecipazione democratica attivati nel corso della Conferenza sul Futuro dell’Europa, a partire dalla piattaforma digitale “Have Your Say” e dal seguito ai panel di cittadini e cittadine estratti a sorte.” ha dichiarato Virginia Fiume, co-presidente di EUMANS “Pur trattandosi di strumenti fragili, riteniamo che l’iniziativa per il riconoscimento della firma digitale in Italia si inserisca in questo percorso per un pieno godimento dei diritti politici e di partecipazione democratica e il rispetto dello Stato di Diritto e di tutti i diritti fondamentali”.

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