Elezioni: Cappato firme raccolte per presenza al Senato su 2/3 della popolazione

Le dichiarazioni di Marco Cappato, leader della lista "Referendum e Democrazia", sul deposito delle liste elettorali sui possibili ricorsi giudiziari connessi
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Cappato “Per la legalità delle elezioni pronti a fare ricorso contro la Casta degli esonerati e per il riconoscimento della firma digitale”

La Lista Referendum e democrazia ha raccolto le firme per tutti i collegi uninominali e plurinominali di Camera e Senato, compresa la circoscrizione Europa. In assenza di una piattaforma pubblica gratuita chi ha firmato ha dovuto pagare il costo vivo di 1,50 euro a sottoscrizione:

Totale firme raccolte: 27512

Circoscrizioni nelle quali la raccolta firme è stata completata: Camera Europa e Lombardia 1; Senato Europa e Emilia Romagna 1,2, Lazio 1,2, Lombardia 1,2,3, Piemonte 1,2, Toscana, Veneto 1,2.
Marco Cappato ha dichiarato: “Grazie al tempo e la collaborazione di decine di persone in tre giorni abbiamo raccolto decine di migliaia di firme digitali. Adesso, grazie al coordinamento dell’avvocato Rocco Berardo siamo pronti a ricorrere contro il carattere discriminatorio delle esenzioni per la raccolta firme e contro l’eventuale mancata accettazione delle sottoscrizioni digitali che consegneremo oggi nelle Corti d’Appello.
Il sistema delle esenzioni attribuisce un privilegio a chi già dispone di risorse pubbliche, di strutture e personale mentre impedisce a chi deve raccogliere le firme di entrare in coalizione con la Casta dei partiti esentati. Come confermato in queste ore questi possono continuare a modificare a piacimento le liste fino all’ultimo minuto per rimediare a “errori” o espellere questo o quella” prosegue Cappato “Per settimane ci siamo appellati al Governo perché sanasse questo grave vulnus relativo alla digitale, se le sottoscrizioni (che sono valide per qualsiasi altro rapporto tra cittadini e Pubblica amministrazione) non dovessero essere ammesse si proseguirebbe nella violazione degli obblighi internazionali dell’Italia già stigmatizzati dall’Onu. Se la Lista Referendum e democrazia fosse esclusa dalle elezioni presenteremo ricorsi interni fino alla Corte costituzionale e, se necessario, alle giurisdizioni internazionali”.

 

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