V.Fiume (Eumans), al terzo giorno di sciopero della fame: “Nessuna risposta da parte del Governo sulla firma digitale sulle liste. Altri 5 si uniscono allo sciopero”
M.Cappato: “Non c’è più tempo: alle nuove liste è di fatto preclusa ogni alleanza se non si elimina l’ostacolo delle firme. Le nostre saranno “liste manifesto” per resistere alla chiusura violenta della partecipazione democratica”. M. Perduca “Già 100 candidature. Le disponibilità a questo link“.
Presentato oggi nel corso di una conferenza stampa online il simbolo della Lista “Democrazia e Referendum. Nel corso dell’evento è stata anche rinnovata la campagna con appello al Governo annunciata nei giorni scorsi da Marco Cappato, per la possibilità, in vista delle elezioni, di raccogliere in meno di un mese anche attraverso spid le circa 60.000 firme necessarie alla presentazione di una nuova lista. La mancata possibilità di ricorrere a firme digitali rappresenterebbe una grave discriminazione a favore di quei simboli già presenti in Parlamento.
La lista pone al centro la valorizzazione e la tutela degli strumenti di democrazia affossati durante la precedente legislatura, come i referendum e le leggi di iniziativa popolare (mai discusse ad esempio le due proposte di legge Eutanasia e Cannabis depositate)
Marco Cappato ha dichiarato: “La mancata mancata risposta del Governo -dopo 5 giorni dalla nostra richiesta formalmente rivolta al Presidente del Consiglio e a tutti i Ministri, e inviata all’attenzione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella- equivale ormai, a tre settimane dal termine per il deposito delle liste, a una risposta negativa, con la quale il Governo si rende responsabilità dell’aggravamento del carattere illegale ed antidemocratico delle prossime elezioni. Di fronte al fatto che le firme andrebbero raccolte non solo sulle liste di candidati al proporzionale, ma anche sui candidati maggioritari di una eventuale coalizione, è evidente che l’unico modo per consentire a chi non è già rappresentato in Parlamento di presentarsi alle elezioni alleandosi con altri partiti è di eliminare l’obbligo di raccolta delle firme. Dopo la cancellazione, in questa legislatura, del diritto al referendum e all’iniziativa legislativa popolare, ci troviamo in questo modo anche sbarrata la strada di ogni possibile accordo elettorale per inserire i nostri temi ed obiettivi nella campagna in corso. La lista di candidate e candidati “per il referendum e la democrazia” sarà una lista manifesto di coloro che non intendono subire passivamente l’ulteriore violenta chiusura degli spazi di partecipazione democratica in Italia”.
Virginia Fiume, co-Presidente di Eumans, in sciopero della fame da mercoledì per sostenere la richiesta al Presidente del Consiglio di autorizzare la sottoscrizione telematica delle liste per le elezioni, ha reso noto di “non aver ricevuto alcuna risposta o contatto da parte da Palazzo Chigi”. ” Ringrazio le sei persone che si sono unite allo sciopero della fame: Antonio Di Maio, Giovanna Addonizio, Raffaele Sibilio, Laura Di Napoli, Samuele Marco Degradi, Norberto Guerriero, e le oltre 3000 persone che hanno aderito all’appello, tra i quali Beatrice Brignone, segretaria di Possibile;
Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani, Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione Comunista -Sinistra Europea, Gianluca Guerra e Eliana Canavesio, Presidenti di Volt Italia; Mario Calì, Presidente Socialisti Democratici; Alessandro Fusacchia segretario di Movimenta; Antonella Soldo, coordinatrice di Meglio Legale; Virgilio Dastoli, Presidente del Movimento Europeo, Riccardo Magi di +Europa, Michele Usuelli, presidente del gruppo +Europa/Azione in Regione Lombardia, il Professor Rodolfo Lewanski dell’Università di Bologna, Armando Massarenti, filosofo ed epistemologo italiano; Stefano Quintarelli, imprenditore e professore di sistemi informativi”
Marco Perduca, Presidente del Comitato promotore del Referendum Cannabis, ha detto “Abbiamo aperta la raccolta delle disponibilità alla candidatura per una lista la cui priorità è fermare la violazione in corso dei diritti umani e politici in Italia. In poche ore sono arrivate oltre 100 disponibilità tra chi in questi anni si è attivato per i referendum e la difesa dei diritti umani.”